Il Corrierino dei Nerd – Marzo-Aprile 2019

Torna il Corrierino nella sua versione bimestrale e ormai non c’è neanche più tanto bisogno di spiegare perché sono messo così, giusto? So che siete angosciatissimi dal calo di articoli del Videotipo, ma ci tengo a rassicurarvi: scrivo poco, ma continuo a giocare tanto. Bando alle ciance, si comincia!

Pochi giochi sono controversi quanto Star Citizen di quel megalomane di Chris Roberts. Che troviate l’idea di un simulatore di vita fantascientifica un umbrifero prefazio del futuro che ci attende o che siate convinti che questa operazione che si trascina da anni con pre-alpha e video dimostrativi sia un’astuta quanto sfacciata truffa, ora avete tutti la possibilità di assaggiare con mano una prova gratuita del gioco. Oramai mancano pochi giorni alla fine, affrettatevi. Il Videotipo lo ha provato? Sì, certo! Vi dirà cosa ne pensa? Proprio no.

Dopo aver messo Witcher 3 sul trono dei miei giocati nel 2018, anche io mi unisco al codazzo in attesa dell’uscita di Cyberpunk 2077. Nonostante la voglia di questo titolo stia spingendo tanti a pronosticare un’uscita già alla fine di quest’anno, è decisamente più verosimile ciò che dice questa ricostruzione di PC Gamer: l’rpg fantascientifico definitivo uscirà nel 2021. E non sarà da solo. Già, Cd Projekt dice che nello stesso anno uscirà anche un altro rpg tripla A. Qualcosa di fantasy per placare i fanatici di Witcher – che ovviamente non potranno mai considerare Cyberpunk 2077 all’altezza, per i soliti motivi da settari – e saziare tutti gli amanti di livelli e storie e bivi che non si lasciano intrigare dallo spazio? Credo sinceramente che sarebbe una mossa geniale.

C’è qualcosa di sadico nel mio continuare a seguire la penosa discesa agli inferi di Anthem e che mi fa sentire il bisogno di fare un esame di coscienza: come mai mi interesso a cose che non rendono felici le persone? Devo cambiare e diventare una persona migliore, ma devo anche aiutare quei giocatori che, come una moglie che difende il marito che la picchia, cercano disperatamente di cercare del bello in prodotti insufficienti sperando in una resurrezione di una casa di produzione che tanto ci ha fatto sognare. In ogni caso riporto alcuni contributi intriganti che commentano il fragoroso tonfo di quest’ennesima debacle di Bioware. Il problema di Anthem è essere il discendente peggiore di quegli mmorpg che tanto abbiamo biasimato negli anni. Multiplayer ha dato un voto oltremisura positivo al titolo Bioware solo per non deludere lo zoccolo duro e rabbioso dei suoi lettori, ma ha pubblicato a ruota un bell’articolo che argomenta in modo azzeccatissimo come mai questo titolo sia la peggiore incarnazione di un genere che a quanto pare in molti sanno fare tanto, ma tanto meglio: per esempio Ubisoft, che con The Division 2 lo ha semplicemente sbaragliato.

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E come si suol dire, quando piove grandina. Ora che tutti hanno capito che la barca sta affondando, le geniali menti dietro Anthem si stanno spostando sulla realizzazione di Dragon Age 4, giusto per demolire anche l’ultimo franchise Bioware rimasto in piedi. A volte penso che sia un piano per generare male e confusione nelle persone portato avanti da cultisti pazzi che hanno preso il controllo di Bioware anni fa. Che dolore.

E mentre i giganti crollano, il mercato indie per PC sta letteralmente esplodendo, vivendo un momento di floridità inimmaginabile fino a qualche mese fa, quando a vendere davvero erano sempre i soliti due o tre titoli. Il sorprendente successo di Dawn of Man è stato in breve oscurato dal milione di copie vendute in un mese da Risk of Rain 2 e dall’incomprensibile mania che ha portato Forager in cima alla classifica di vendite di Steam. Io non posso che esserne davvero felice.

E il titolo indie per antonomasia è certamente Dwarf Fortress, il cui sviluppo prosegue da anni e anni. Questo generatore di vite parallele sta finalmente per sbarcare su Steam con l’incredibile rivisitazione grafica che vedete qua sopra. Cosa? Non vi impressiona? Contate che per circa 13 anni, il meglio che è stato possibile avere come interfaccia è stato questo:

Per spiegare quanto sia unico questo videogioco ci vorrebbe un articolo a sé. Per fortuna che ci ha pensato il New York Times e che esistono i link.

Il mio amore per Football Manager non è certo un segreto e non fa che crescere dopo aver visto l’ultima geniale idea del franchise.  Football Manager 2019: The Hashtag United Challenge, infatti, è la demo migliore mai realizzata e non solo perché permette di giocare un’intera stagione di una delle leghe regionali inferiori inglesi, ma soprattutto perché segue l’avventura dell’improbabile squadra nata grazie a internet e che ora è una realtà del sempre folle ma romanticissimo calcio britannico.

Il 40% degli utenti dell’Epic store non ha Steam. Dobbiamo sempre più renderci conto che esiste un mondo parallelo al nostro, quello che un tempo potevamo ignorare perché significava soltanto Fortnite e che ora invece è una realtà fatta di esclusive – ultima della lista Borderlands 3, ma solo per i primi sei mesi – e di acquisizioni di intere case di produzione, come Psyonix, gli sviluppatori di Rocket League. Il cambiamento avanza.

Non ho mai comprato un PK e non me ne sono mai interessato più di tanto, ma mi ha davvero incuriosito trovare un articolo sul nostrano antieroe Disney su un sito inglese come Rock Paper Shotgun.

Una ghenga di italiani sta cercando di finanziare su Kickstarter un horror in prima persona ed è riuscita a poterci mettere sopra il nome di Dario Argento. Ce la faranno? Ne verrà fuori qualcosa di decente?

Il mondo delle mod di DOOM è così vasto che alla fine si potrebbe giocare per mesi anche solo possedendo i primi due titoli del franchise, ormai rintracciabili gratuitamente ovunque. RPS fa una selezione delle migliori in circolazione e ci sono alcune sorprese davvero intriganti, come questo Mario Kart in versione Sonic.

Sarà che vivo nel primo mondo, sarà che sono un gran goloso, ma in questi ultimi anni ho comprato così tanti giochi che so già che non riuscirò mai a giocarli tutti. So anche che non sono l’unico. Per questo propongo una lettura che possa essere d’ispirazione: quest’uomo sta cercando di passare l’intero 2019 senza comprare nemmeno un video game.

Guidare una moto o un’auto da corsa è una cosa da pazzi, diciamocelo francamente. A trecento all’ora, se prendi una gallina sei morto. Non stupisce allora il successo strepitoso dei cosiddetti sim racing, sia perché in fondo possono essere i nuovi go kart, per permettere ai più giovani di impratichirsi con la guida competitiva in tutta sicurezza, sia perché alcuni esportivi stanno ottenendo risultati importanti anche nella guida reale. Come sempre, quando c’è da parlare seriamente di esports, ci pensa Ultimo Uomo.

E anche questo numero primaverile del Corrierino arriva alla sua conclusione. Aspettatevi a breve qualche recensione succosa, perché sto sperimentando titoli davvero interessanti in questo 2019 che mi sta portando in una fase più matura del mio giocamento: continuo ad affrontare classici fondamentali per la decima arte, divoro novità piccole e grandi e pilucco dal mondo indie trovando spesso belle soddisfazioni. Alla prossima, ludomani!

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