I Dieci Megagiochi che mi sono Megapiaciuti nel 2020

Nostalgia canaglia! Rendermi conto che questa è la quarta edizione dei miei cari Dieci Megagiochi non mi fa solo pensare che ormai è un mucchio di tempo che scrivo questo mio piccolo blog, ma soprattutto scatena in me un’ondata di ricordi devastante, dei giochi che troveranno spazio in queste righe, di quelli che ho amato in passato e di quanto fosse diversa la mia vita anche solo tre anni fa. Mi asciugo una lacrima con un floppy disk di Monkey Island e non ci penso più.

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Prey – Oltre BioShock

Divento una tazza e rotolo oltre un mucchio di quelle specie di listelle che si mettono negli uffici per coprire le prese o i cavi. Sono state inchiodate alla bell’e meglio per impedire l’accesso a un corridoio, un tentativo disperato di fermare le cose che si nascondono ovunque, si riproducono in modo incontrollato, uccidono. Per qualche secondo considero l’ipotesi di restare questo, un soprammobile, perché sì, percepisco istintivamente che non sono un recipiente per bere qualcosa di caldo, ma una di quelle tazze usate come porta penne, magari con una scritta buffa, regalate durante una festa aziendale. Questa nuova condizione mi metterebbe al riparo da tutto, dalle fiammate che ostacolano il passaggio, dalle torrette impazzite, dal vuoto dello spazio, dalla solitudine, dal dolore che infligge il sentirsi traditi, dalla paranoia. Poi un essere nero come l’inchiostro mi salta addosso e mi uccide in un lampo. Non sono al sicuro nemmeno così.

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Dishonored – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare gli stealth

Nonostante le strade vuote, le pattuglie che gironzolano quasi svogliate, mi capita ancora di ritrovarmi fermo a osservare un momento di bellezza. Il tramonto tra i comignoli, con il sole che fa brillare le tegole, come le squame di pesci gettati sul ponte di un peschereccio. Poi riprendo la mia strada, che anche se c’è il coprifuoco, ho un lavoro da portare a termine. No, non sto girando per Codogno ai tempi del Corona virus, sono a Dunwall, c’è la peste e ho una gran voglia di vendicarmi.

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